sabato 29 dicembre 2012

CAPODANNOFOBIA

Chissà perché la sera di Capodanno è convenzione sociale definire sfigati quelli che non fanno niente. E non cercate di dirmi che non è vero perché infondo in fondo, sebbene anche voi preferireste starvene a casa a vedere un film  mentre fuori si gela e gli aspiranti fuochisti generano il panico con i fuochi sparati ad altezza uomo, vi siete precipitati a prenotare l'ultimo posto al cinema pur sapendo che vedrete l'ultimo scempio di DeSica, piuttosto che a sfogliare l'agenda alla ricerca della festa di qualcuno a cui imbucarvi all'ultimo secondo. A Capodanno non è previsto si faccia qualcosa di banale, bisogna per forza salutare l' anno in grande stile, con la trovata originale. O meglio questo è quello che ci raccontiamo. Poi scopri che la maggior parte di amici e conoscenti si dà alla fuga in qualche chalet in montagna, in qualche rifugio alpino, in un bunker nella campagna francese, in un faro sulla scogliera norvegese. Proprio con il fine ultimo di sfuggire al rituale di san Silvestro.

Qualcuno cerca di trovare la scusa per evitare le piaghe da decubito da cenone, interminabili susseguirsi di portate del menù fisso del ristorante di turno, in cui camerieri, frastornati dal vociare di parenti, bambini sfiniti dall'attesa già dopo l' antipasto e urla in direzione di nonni mezzi sordi in coma iper glicemico da festività, cominciano a presentare tutta una serie di tic nervosi da fa temere la strage di San Silvestro.

C'è chi non riesce a sottrarsi alla festa in taverna dell'amico fraterno o del collega, di quelle dove tutti indossano il maglioncione comodo per nascondere uno stomaco prominente ormai provato da giorni di banchetti, quelle serate dove si esibisce un' accurata selezione di argomenti banali con persone che non vedi da una vita, quelle domande di cui sorridendo non si ascoltano le risposte.In sottofondo la compilation mal mixata del padrone di casa che si crede il dj Antoin di Barlassina. Quelle serate dove ognuno porta qualcosa e si scopre al momento di scoperchiare le teglie usa e getta che tutti hanno fatto le lasagne e sembra di essere al capodanno romagnolo. Che quando Barbara Durso dal televisore ti annuncia il 2013, tutti corrono fuori a fare a gara a chi si gioca per primo una falange con le miccette o centra la fioriera della vicina con un razzo.

La veglia in piazza, di quelle in cui ti domandi se prima di tornare a casa dovrai passare da Niguarda a farti asportare le dita dei piedi, quei pigia pigia in cui ti perdi gli ultimi tre conti del count down perché stai controllando che non di mettano le mani in borsa. Quelle veglie da cui porti a casa come ricordo un livido sul naso procuratoti dalla gomitata dell'invasato davanti a te che saltava con la bottiglia di spumante in mano. Che dopo esserti fatto largo tra il casino per tornare a casa, scopri che no, non te l hanno svaligiata, ma il cane in preda al panico da botti si è trasformato in un tornado peloso dandoti una buona ragione per non restare a letto tutti l'1.

La cool disco serata al club. Di quelle dove paghi uno sproposito per la prevendita, prendi un tavolo in 46 e ne conosci solo 15. Hai incluso un buffet di 4 salti in padella che risulterà inavvicinabile e abbastanza consumazioni da dimenticare il mal di piedi, la tipa strizzatissima con l' intimo rosso in vista che praticamente si sta facendo il tuo ragazzo in mezzo alla pista, e assicurarti un primo dell'anno abbracciata al water a vomitare.

La serata a teatro, di quelle dove fai una cena frugale sapendo che poi al ritorno potrai riscaldarti l' avanzo di cotechino con le lenticchie messo da parte il 25. Consegni al guardaroba un soprabito che dovresti riuscire a ritirare per le 16.00 del giorno dopo e ti godi lo spettacolo che si trascina fino alla mezzanotte, trovandoti ad applaudire gli attori per 45 minuti per tirare l'ora di un educatissimo e contenutissimo brindisi durante il quale stringi convulsamente la flùte con le mani formicolanti.

Date le premesse, io opto per il faro norvegese...e voi?




3 commenti:

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  2. In Norvegia fa troppo freddo, meglio una baita a Curmayeur!

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  3. :) Vai dove vuoi cara, ti auguro solo di divertirti da morire, anche con un semplice film! bacio e auguroni!!

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